Sostenibilità
MATERIALi
Per un paio d’anni mi sono concentrata principalmente sull’Upcycling. Riuso abiti e materiali che altrimenti finirebbero nelle discariche accumulate come tante altre cose in montagne e montagne di spazzatura.
Amo l’idea di usare qualcosa che è teoricamente inutile e creare qualcosa di nuovo con esso. L’upcycling è una sfida, poiché a differenza della moda tradizionale in cui prima si progetta e poi si scelgono i tessuti che si utilizzeranno, prima bisogna vedere i materiali disponibili e, da essi, creare un design, trasformando uno scarto in un oggetto unico e irripetibile.
lavoro
A Pompidou Ecofashion è una parte di me, e dietro questo progetto ci sono io, dall’idea, alla preparazione del tuo ordine, attraverso i social network, le risposte alle email, la creazione di contenuti per il web e il canale youtube ecc… Ma Non solo! Perché dietro questo universo ci sono tutte quelle persone che mi sostengono ogni giorno, mia mamma che mi aiuta a correggere i testi in spagnolo (visto che l’italiano sta prendendo il sopravvento su di me), il mio compagno, che mi aiuta a non impazzire nella corsa infinita della tecnologia, i cari amici che mi aiutano con gli zaini durante i servizi fotografici e le varie sfilate, e voi, i clienti che vi fidate, delle mie idee folli, che scegliete un prodotto fatto con amore, pensato per accompagnarvi a lungo, che si abbina bene non solo con le vostre scarpe, ma anche con i vostri ideali, insomma grazie per esservi uniti a me in questa incredibile avventura!
produzione locale e materiali locali
Per quanto possibile, tutti i materiali che utilizzo sono locali. Approfitto dei viaggi in città per raccogliere i vestiti che la gente tiene per me quando pulisce l’armadio. Quando torno a casa faccio una selezione dei materiali. I vestiti in buono stato li separo per portarli ad associazioni che potrebbero averne bisogno. Quello che non posso utilizzare lo do ad altri artigiani che magari potranno usufruire di quei capi.
OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE
Vivo in una casa di campagna. Ho un orto sinergico e sebbene la mia casa non sia ancora sostenibile al 100% dal punto di vista energetico, cerco di sfruttare al meglio e riutilizzare le risorse. Raccolgo l’acqua piovana per le mie tinture naturali così come l’acqua della prima doccia fredda e l’acqua della cucina per innaffiare le piante. Non ho l’asciugatrice, qui i vestiti e gli indumenti vengono asciugati all’aria aperta. Molte delle piante da giardino sono utilizzate per insalate, tisane e coloranti naturali.
Per i cartamodelli e altri esperimenti raccolgo carta da giornale e cartone.
RIFIUTI
Oltre a riutilizzare abiti usati per realizzare i miei disegni, i ritagli di questi indumenti hanno anche la loro funzione e vengono riutilizzati più e più volte.
Quando realizzo i gomitoli con i vestiti, conservo il resto del tessuto per realizzare sacchetti per i regali di Natale o fodere per il retro di alcuni pezzi presi dal telaio. Per quanto riguarda i ritagli delle camicie, io li uso come tessuto da ricamo e i jeans sono una risorsa indispensabile nel mio laboratorio per le mille pazze applicazioni che mi vengono in mente. I più piccoli di tutti, quei ritagli che in teoria sono inutili, li uso come riempitivi per le mie bambole di stoffa. Rifiuti sì, ci sono, piccoli ritagli di stoffa e le estremità dei fili per cucire e ricamare. Questi ultimi li butto nella spazzatura (per favore, se avete idee per riciclare questi fili condivideteli con me, =) mi piace incontrare altre menti geniali del riciclaggio).